Il Comitato e le associazioni cofirmatarie delle richieste avanzate al sindaco, rispetto alle questioni legate all’Acqua, ha ben tenuto presente la volontà dell’interlocutore, più volte espressa, sia in sede di consiglio comunale, che in occasione dei due incontri ai quali sono stati convocati.
Il sindaco si è dichiarato sempre a favore dell’acqua pubblica e disponibile a redigere atti formali nelle direzioni proposte.
Nel secondo incontro, avvenuto il 9 maggio alle ore 16:00, lo stesso, in merito alla modifica dello statuto comunale, ha tenuto a precisare di non poter procedere, pur essendo favorevole, perché spetta al Consiglio presentare la richiesta.
Anche se in altri comuni è stata la giunta a presentare la richiesta in Consiglio comunale, il Comitato, per assecondare il sindaco, ne ha discusso nelle sue assemblee aperte a tutti i cittadini e, in quelle occasioni, alcuni consiglieri, spesso presenti perché sensibili ai problemi dell’acqua, hanno preso in carico la proposta di modifica dello statuto e si sono impegnati a presentarla in consiglio comunale.
Cosa che è avvenuta il 30 maggio scorso nel Consiglio comunale che, fissato per le ore 18:00, si è aperto alle 19:00.
La consigliera Antonella Coronetta ha illustrato la richiesta di modifica dello statuto, avanzata con un documento sottoscritto anche dai consiglieri Giorgio Randazzo, Girolamo Billardello e Maurizio Pipitone.
Dopo l’iter burocratico rituale, quindi, non è in discussione che nello statuto comunale verrà scritto, nero su bianco, quanto la volontà popolare degli italiani, fra cui i mazaresi, ha espresso nel referendum 2011 sull’acqua pubblica.
Per quanto riguarda la richiesta di istituire l’Azienda Speciale Consortile in Assemblea Territoriale Idrica n. 7, fatta al sindaco e da lui accettata -anche perché avanzata dallo stesso assessore Gianfranco Casale, della lista Partecipazione Politica che sostiene il sindaco-, questo Comitato informa che ha prodotto una nota, inviata in data 25. 05.2022, al Presidente dell’ATI n. 7 e a tutti i sindaci che la compongono, a supporto dell’intervento a favore della costituzione dell’Azienda Speciale Consortile, che il sindaco Salvatore Quinci si è impegnato a fare.
Nella nota si fa riferimento agli artt. 3 e 4 dello Statuto vigente in ATI n. 7, che vincolano ad una scelta in tal senso.
Dunque, oltre alla modifica dello statuto comunale, anche questa seconda richiesta di istituzione dell’Azienda Speciale Consortile ha tutte le carte in regola per essere approvata, a meno di violare lo statuto vigente in ATI n. 7.
Nella malaugurata ipotesi che ciò dovesse avvenire, con le conseguenze di legge del caso, questo Comitato fa presente che il sindaco non è obbligato a subire pedissequamente le decisioni prese dall’assemblea, ed evidenzia che altri sindaci siciliani hanno deciso, seguendo la volontà popolare
del comune che rappresentano, di assumere una posizione autonoma rispetto agli altri comuni dell’ATI in cui insistono e costituire una società autonoma, così come hanno fatto il sindaco di Ragusa e quello di Agrigento.
https://www.comune.ragusa.it/it/page/servizio-idrico-integrato-cfc923eb-c1a0-4f2b-9ae9-87a5f478db86
https://www.comune.agrigento.it/AGRIGENTO/amministrazione/giunta/dispositivi_cc_1_65-09/cc_41_09.pdf
Il Comitato si appresta, ora, a continuare la sua azione perché via via siano soddisfatte tutte le richieste che i cittadini avanzano affinché nella città sia garantita, non solo l’acqua pubblica, ma anche e soprattutto l’acqua potabile, erogata tutti i giorni.
comunicato stampa