Alla fine la lunga seduta di ieri del consiglio comunale di Mazara del Vallo dedicata alla sessione di bilancio si è chiusa con un vero e proprio colpo di scena. L’amministrazione comunale, tramite l’assessore alle finanze Giacomo Mauro, ha infatti deciso di ritirare il bilancio di previsione 2022. Una decisione arrivata alla fine di un lungo dibattito in aula che ha visto protagonisti vari consiglieri comunali, il collegio dei revisori dei conti e la dirigente comunale Maria Stella Marino. A innescare ciò che alla fine è successo è stato il parere al bilancio reso dai revisori. Un parere favorevole, va detto, ma che contiene alcune importanti osservazioni che hanno, di fatto, mandato in tilt i lavori di ieri facendo affiorare dubbi e perplessità sulla bontà dell’atto. In pratica, secondo i revisori il “famoso” fondo crediti di dubbia esigibilità nel bilancio 2022 sarebbe stato stimato in difetto, con uno scostamento di ben 5 milioni di euro. Una differenza che, ovviamente, avrebbe riflessi decisivi sul bilancio stesso e sulla capacità di spesa dell’ente. Certo, la legge consente all’amministrazione di quantificare tale fondo in base a determinati parametri e così ha fatto: una scelta, però, non condivisa dal collegio, così come ribadito più volte ieri dai revisori. Una differenza di “vedute” che ha innescato tanti interventi in aula e della quale in molto hanno appreso proprio ieri anche se tale parere era già depositato da una ventina di giorni. Quindi ci sarebbe stato tutto il tempo per esaminare le osservazioni del collegio ma l’amministrazione è andata avanti per la propria strada ritenendo valide le proprie azioni. Ma ieri pomeriggio è successo il patatrac e il bilancio alla fine è stato ritirato. Adesso si aprono vari scenari. L’amministrazione potrà ripresentare il bilancio in aula così com’è oppure modificare l’atto secondo le indicazioni del collegio. Ma, in questo caso, l’amministrazione deve ridurre di ben 5 milioni di euro la spesa e non sarà certamente una passeggiata per un comune che già deve far fronte a un piano di rientro che per i prossimi 14 anni costerà ai cittadini mazaresi oltre due milioni di euro all’anno.(riproduzione riservata)