Una roba da “prendersi a schiaffi” politicamente, una “vergogna” cittadina e una sonora batosta difficile da poter digerire: fatto sta che la città di Mazara del Vallo è rimasta a secco nella corsa a un qualsiasi scranno, fosse quello dell’Assemblea regionale siciliana o quello della Camera dei deputati o quello del Senato. Insomma, la città del Satiro è rimasta fuori da tutto, con buona pace della nutrita schiera di aspiranti onorevoli, come nel caso delle regionali che ha registrato a Mazara ben 12 pretendenti, con la conseguenza di una divisione di voti tra i concorrenti che nella pratica ha finito con il mandare tutti quanti alle ortiche. Basti pensare che i primi cinque candidati mazaresi alle regionali hanno raccolto a Mazara complessivamente ben 14 mila preferenze, una montagna di voti che in altre condizioni e con la testa sulle spalle avrebbe consentito a questa bistrattata città di avere più di qualche deputato. Ma va da se che qui siamo a Mazara del Vallo e ognuno, come al solito, tira i propri remi in barca pensando solamente a una possibile poltrona personale e per nulla consapevole che così facendo dalla poltrona è facile scivolare e finire per terra con le ossa rotte. Insomma, una bruta pagina per Mazara del Vallo che, seppure non nuova a certe sconfitte politiche, tuttavia stavolta ne esce a pezzi e con la responsabilità di tutti, ovviamente in primis della politica ancora oggi ricettacolo di ambizioni e personalismi destinati a fare il classico buco nell’acqua.(riproduzione riservata)