I pendolari della provincia di Trapani lo sanno bene: viaggiare in treno in questa parte di Sicilia è diventata, ormai, un’avventura. Tra una linea ferrata non certamente all’avanguardia e mezzi vecchi di 40 anni spostarsi da un comune all’altro è diventata una vera e propria odissea. Una situazione inverosimile e al limite dell’indecenza che sembra, peraltro, non interessare a nessuno. Con buona pace dei viaggiatori ormai allo stremo per viaggia di pochi chilometri che nascondono, però, tante insidie quotidianamente dietro l’angolo. A partire da una linea ferrata vecchia, che ogni giorno presenta il conto agli incolpevoli viaggiatori. Perdita continua di “punti informativi”, passaggi a livello che restano aperti, allagamenti poco dopo minuti di pioggia, finanche ruote del treno che slittano sui binari bagnati dall’umidità: insomma, ogni viaggio è diventato un terno al lotto e i ritardi che si accumulano non fanno più notizia. I viaggiatori, in particolare i pendolari che utilizzano il treno ogni giorno, sono esausti e non sanno più a che santo votarsi. Per non parlare dei treni, vecchi di 40 anni, sui quali l’estate scorsa non si riusciva nemmeno a garantire l’aria condizionata. Viaggiare in queste condizioni è snervante e allora, chissà, sarebbe il caso che si intervenisse per mettere una pezza bella grossa oppure, se non si è in grado o in condizione di poter intervenire, resterebbe soltanto una cosa da fare: chiudere i battenti! Togliere la ferrovia e, magari, aprire il “mercato” ad altri mezzi di trasporto.