Ci sono anche Trapani e Calatafimi Segesta tra le 51 aree d’Italia che il ministero dell’ambiente ha ritenuto idonee per lo smaltimento di scorie nucleari. I due comuni della provincia trapanese, infatti, compaiono nell’elenco delle aree presenti nella proposta della Carta Nazionale delle Aree Idonee pubblicato sul proprio sito dal Ministero dell’Ambiente. Le zone in questione sono quelle, in pratica, dove verrà realizzato in Italia il Deposito Nazionale dei rifiuti nucleari e le due zone di Trapani e Calatafimi, al pari delle altre 49, sono stati giudicati in linea con i parametri previsti. Ovviamente, la notizia ha provocato numerose reazioni nel Trapanese da parte della politica locale e dell’associazionismo. Come quella del sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, secondo cui “la città di Trapani ribadisce con fermezza il suo rifiuto di diventare un sito per ospitare rifiuti nucleari”. Un messaggio forte e chiaro che, ricorda lo stesso Tranchida, “è stato trasmesso alle autorità governative regionali e nazionali in passato e oggi viene nuovamente sottolineato. La città”, ha aggiunto il primo cittadino, “non è interessata a candidarsi per ospitare rifiuti nucleari e si opporrà a qualsiasi iniziativa autoritaria da parte di terzi enti, sia a livello regionale che nazionale”. Reazioni contrarie a tale ipotesi sono pervenute anche dal Movimento 5 stelle, dalla Democrazia cristiana e dal distretto turistico di Trapani.