I cittadini di Mazara del Vallo (di seguito Mazara) soffrono, da molto tempo, di croniche carenze e disfunzioni nella fornitura di acque potabili nonostante le evidenze che la città “galleggi” su un “oceano” di acqua dolce perlopiù localizzato sotto terra (acque freatiche).
Le croniche criticità del passato sono state acuite, negli ultimi anni, dalla diminuzione delle piogge, dall’aumento dei consumi (con conseguente abbassamento delle falde e aumento del rischio di ingressione di acqua marina), da ripetute e prolungate interruzioni della distribuzione di acqua a “macchia di leopardo” e, più grave, dalla contaminazione principalmente causata dall’accumulo di nitrati, che ha determinato da un lato il divieto di uso “potabile” in alcuni quartieri di Mazara (data la tossicità dei derivati metabolici prodotti dall’ingestione dei nitrati) e dall’altro lato interventi-tampone per mitigare nell’immediato i disagi agli utenti.
In particolare, gli interventi immediati attivati dall’attuale giunta comunale (si ricorda che l’acqua potabile è pubblica e che il comune è l’ente deputato alla gestione del servizio) sono consistiti nel promettere la fornitura idrica tramite autobotti per gli utenti commerciali e invitare i cittadini interessati a procacciarsi l’acqua per bere e cucinare in fontane indicate dal comune come esenti dal problema nitrati.
Inoltre, in seguito alle richieste dall’ASP, il comune ha dovuto indicare interventi sia a medio che lungo termine.
Per i primi (1 – 2 anni), il comune di Mazara ha deciso di istallare un “depuratore” a scambio ionico.
Per i secondi (5 – 10 anni), il comune di Mazara aveva prima ipotizzato l’attivazione di un dissalatore marino, ipotesi poi scartata a favore di un allacciamento con un acquedotto della società privata Siciliacque, che dovrebbe veicolare le acque provenienti da Montescuro e che già rifornisce altri comuni della Sicilia meridionale.
Per quanto concerne il rifornimento tramite autobotti, nonostante le richieste ufficiali all’ente gestore, nulla è trapelato né sulle modalità con le quali avviene il rifornimento né sulle certificazioni della qualità dell’acqua distribuita né sui controlli per verificare che gli esercenti utilizzino effettivamente solo l’acqua potabile conferita dal comune per le loro attività.
Per quanto concerne l’invito ai cittadini di andare alle fontanelle è evidente che si tratta di un intervento in contrasto sia con i pregressi regolamenti comunali sia con quanto richiesto dalla ASP per cui, nell’immediato, il servizio delle autobotti dovrebbe essere garantito anche alle utenze domestiche interessate dal divieto.
Per quanto concerne il depuratore a scambio ionico, peraltro ancora nella fase progettale (i lavori per la sua messa in opera non sono iniziati almeno alla data della presente), mentre la sua efficacia/efficienza e congruità con un rapporto costo/benefici ridotto al minimo possibile sono stati recentemente posti in discussione tramite esposto presso il Prefetto di Trapani.
Infine, per l’opzione acquedotto – Siciliacque dovrebbe essere superfluo ricordare che i cittadini italiani hanno espresso in un referendum un NO deciso alla privatizzazione optando per la gestione pubblica dell’acqua. Di conseguenza, anche la prospettiva dell’acquedotto dovrebbe essere implementata sotto l’egida della gestione comunale.
Per quanto sopra esposto, i sottoscritti chiedono che si costituisca una commissione consigliare per affrontare e risolvere le criticità relative all’acqua potabile intervenendo sui molteplici aspetti che sembrano averla determinata che, in appendice, si è cercato di elencare in modo sintetico.
COMITATO CITTADINO PER LA TUTELA DELLE RISORSE
IDRICHE E AMBIENTALI DEL TERRITORIO DI MAZARA DEL VALLO
MAZARA ASCIUTTA (GRUPPO FACEBOOK)
ASSOCIAZIONE PRO CAPO FETO APS
MAZARA DEL VALLO
ASSOCIAZIONE GIVA
DELEGAZIONE DI MAZARA DEL VALLO