Proseguono le polemiche politiche a Mazara del Vallo. Dopo la rimodulazione di giunta decisa dal sindaco Salvatore Quinci, questa volta a suscitare polemiche è la convocazione del consiglio comunale per mercoledì prossimo. O meglio, la modalità di convocazione della seduta da parte del presidente Vito Gancitano. Il consiglio, infatti, si terrà ancora una volta in videoconferenza per via delle restrizioni anti-Covid. Ma a tal proposito il movimento Sìamo Mazara protesta. Ecco di seguito la nota diffusa ieri sera nella quale sono spiegati i motivi di tali rimostranze:
Abbiamo appreso con stupore che il Presidente del Consiglio Comunale della nostra città, ha convocato la seduta del prossimo consiglio comunale con modalità “remoto”; sulla piattaforma online.
La cosa ci ha stupiti dal momento che le Commissioni Consiliari continuano, nel pieno rispetto delle norme sanitarie, a riunirsi in presenza quotidianamente per svolgere le attività di istituto.
Una decisione che ci lascia perplessi dal momento che in quasi tutti i Comuni vicini è stata invece presa la decisione di svolgere le sedute del massimo consesso cittadino in presenza.
NON SIAMO FORSE IN GRADO DI ASSICURARE LE MINIME CONDIZIONI DI AGIBILITA’ SANITARIA NEL LUOGO DI RIUNIONE ?
E dire che gli spazi ci sono e sembrano adatti a farlo .
Sarebbe grave se la decisione invece fosse stata dettata da altre considerazioni di “opportunità politica”. Scelte di maggioranza nel puerile tentativo di sfuggire ad un dibattito serrato ed incalzante sui motivi del ribaltone politico di recente messo in atto dal Sindaco Quinci.
Speriamo non sia così. Vogliamo ricordare che il Presidente del Consiglio rappresenta tutto il consiglio comunale (che si era espresso, pare di capire, per le riunioni in presenza), maggioranza ed opposizione e deve assicurare regole di partecipazione unanimemente condivise .
La nostra protesta per quanto accaduto è ferma e decisa, nella speranza che non si abbia più a ripetere .
Siamo sicuri che il Presidente , nel proseguo, saprà coniugare sicurezza sanitaria e partecipazione politica diretta .