In attesa che il confermato sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, presti giuramento per il suo secondo mandato amministrativo e che lo stesso proceda alla nomina della squadra assessoriali indicando gli ulteriori due componenti rispetto ai 5 già designati in campagna elettorale, si registra una piccola diatriba dialettica all’interno di “Libertà,” una delle 5 liste a sostegno della candidatura dell’uscente primo cittadino. Protagonisti, da una parte, Matteo Bommarito e, dall’altra, Rino Giacalone, Eleonora Arena e Giovanni Iacono. Il primo è il coordinatore locale di Sud chiama Nord (partito guidato da Cateno De Luca) che ieri, attraverso un post su Facebook, nel ringraziare gli elettori per il risultato ottenuto dalla lista medesima ha evidenziato come il partito da lui rappresentato sarà presente nella nuova giunta Quinci con l’assessore Rino Giacalone e in consiglio comunale con i neo eletti consiglieri Eleonora Arena e Giovanni Iacono. Peccato, però, che a stretto giro di posta è arrivata la cosiddetta “precisazione”, elegante ma significativa, da parte dell’assessore designato e dei due consiglieri eletti, tutti e tre componenti del movimento “Diritto alla Città” che ha trovato spazio nella lista “Libertà”: “E’ utile precisare”, si legge nel post social pubblicato poco dopo quello di Bommarito, “che gli scriventi non hanno formalizzato adesione ad alcun partito politico né tantomeno risultano tesserati. Qualunque scelta politica che ci dovesse vedere coinvolti sarà preventivamente discussa e concordata con tutti i componenti del movimento”. Nessun riferimento esplicito a quanto dichiarato da Bommarito ma per chi mastica giusto un po’ di politica il significato è chiarissimo. Giacalone, Arena e Iacono non sono assolutamente espressione, almeno allo stato attuale, del partito Sud chiama Nord, semmai eventualmente del movimento “Diritto alla Città”. Dunque, il partito di Cateno De Luca non è attualmente rappresentato nella giunta in pectore né tantomeno in consiglio comunale. Insomma, la bandierina piazzata da Bommarito è stata subito rimossa dai tre interessati. E se ciò avrà qualche tipo di ripercussione politica nelle scelte che il sindaco Quinci si appresta a fare per il completamento della giunta lo si capirà a breve.