Sono ormai più di cento i giorni che separano dolorosamente i diciotto Pescatori del mazarese dalle loro famiglie e dalla loro terra. Erano i primi di settembre, infatti, quando gli equipaggi del dell’Antartide e del Medinea venivano sottoposti dalle autorità libiche ad uno “stato di fermo” dai contorni ancora non ben definiti.
Diciotto lavoratori che restano ancora oggi confinati in terra libica perché accusati di aver invaso le acque territoriali del paese nordafricano. Ai mille problemi e difficoltà che già mestamente caratterizzano il settore della pesca, soprattutto in Sicilia, si aggiunge ulteriore precarietà nello svolgimento della propria attività lavorativa nonché dolore, per il protrarsi della separazione dall’affetto delle famiglie.
Nella piena consapevolezza che il lavoro è una risorsa indispensabile e uno strumento di dignità, e che questi stessi sono i motivi che quotidianamente spingono migliaia di nostri concittadini ad affrontare i pericoli del mare e le difficoltà legate al mondo della pesca, il Partito Democratico non può che stringersi alle famiglie colpite e rappresentare massima solidarietà anche nei confronti degli armatori e della comunità mazarese tutta, esprimendo ogni auspicio per la più immediata soluzione della sciagurata vicenda.
Il Circolo di Trapani
del Partito Democratico Il Segretario
Andrea Rallo
comunicato stampa