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Emergenza idrica. Controlli e sanzioni della Polizia municipale di Marsala

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Non c’è ancora piena consapevolezza della grave emergenza idrica che investe la Sicilia e, quindi, anche Marsala. Le falde si stanno abbassando notevolmente e, pertanto, c’è la necessità di adottare comportamenti responsabili così come prevede l’Ordinanza del sindaco Massimo Grillo. Da qui i provvedimenti repressivi conseguenti ai controlli sullo spreco dell’acqua a Marsala. In pratica, il Comando della Polizia Municipale ha predisposto un piano operativo volto a salvaguardare il patrimonio idrico comunale, dando così esecuzione all’ordinanza sindacale che impone il divieto di utilizzare l’acqua comunale per scopi diversi da quelli alimentari, domestici e igienico sanitari. Sotto questo aspetto, la Polizia municipale è intervenuta in contrada Ciappola dove ha colto in flagranza un agricoltore, sanzionandolo, che stava prelevando acqua potabile da una pubblica fontanella. Era intento a versare l’acqua in un serbatoio di 200 litri, posto su un mezzo che è stato posto sotto sequestro. Si presume che il trasgressore avesse compiuto precedenti prelievi della risorsa idrica, trasportandola nel proprio pozzo privato sito in zona Ciappola. 

Contro lo spreco d’acqua, la Polizia municipale ha effettuato un ulteriore intervento nel centro storico. Qui, una pattuglia ha sanzionato una famiglia che – forse per negligenza – aveva lasciato il motore-acqua acceso provocando una dispersione della risorsa idrica potabile che, successivamente, ha invaso la via dov’è domiciliata.

L’Amministrazione comunale rinnova l’invito a tutta la cittadinanza per un uso razionale dell’acqua potabile. Ribadisce che con l’acqua distribuita dai pozzi comunali è vietato irrigare orti, giardini e prati; lavare a casa i veicoli, cortili e piazzali; riempire fontane ornamentali, vasche da giardino e piscine private.

comunicato stampa

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