Oggi 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, la Prefettura di Trapani ha organizzato d’intesa con l’Ufficio Scolastico Provinciale, una solenne commemorazione nel salone di rappresentanza del Palazzo di Governo.
L’evento, iniziato alle ore 12:00, ha visto la partecipazione del Vescovo della Diocesi di Trapani, delle Autorità Giudiziarie della provincia, dei vertici provinciali delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate, studenti e associazioni combattentistiche e d’arma.
La dott.ssa Daniela Troja, Presidente della Sezione Penale del Tribunale di Trapani, ha tenuto un toccante discorso sull’orrore della Shoah, invitando tutti a non dimenticare le vittime di quella terribile pagina di storia. Don Toni Adragna, cappellano della Polizia di Stato, accompagnato dalle note del Maestro Leonardo Nicotra, Sovrintendente della Polizia di Stato, ha offerto una riflessione anche spirituale con testimonianze sul ruolo dei cappellani.
Un importante contributo è stato fornito dagli studenti dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Rosina Salvo di Trapani, presente con una rappresentanza del Liceo Artistico e del Liceo delle scienze umane, che hanno partecipato presentando un emozionante video intitolato “I Giusti fra le Nazioni”, mentre la giovane Rosy Grammatico ha letto la sua poesia “Il cielo della memoria”. La sede della Prefettura è stata inoltre arricchita con l’esposizione di alcuni quadri realizzati dagli studenti.
Un momento particolarmente significativo della cerimonia è stata la consegna, da parte del Prefetto Daniela Lupo e dei Sindaci delle città di Alcamo, Erice e Marsala, delle medaglie d’onore alla memoria concesse dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani, militari e civili, deportati o internati nei lager nazisti.
Le medaglie, alla memoria di
– Adamo Giuseppe nato ad Alcamo il 05.08.1920, militare deportato dal 10.09.1943 al 08.05.1945;
– Genovese Cosimo Ettore, nato a Marsala il 09.06.1915, militare deportato dal 09/09/1943 al 08/05/1945 dapprima nel lager di Obendorf e successivamente tradotto nel campo di lavoro forzato di Lindau;
– Gullo Liborio nato a Caccamo il 18/02/1919 e deportato dal 09.09.1943 al 30.11.1944 presso lo Stalag XII D Trier e presso XII F – e successivamente presso l’Acciaieria Rockling;
– Favara Vincenzo, nato a Paceco il 31.07.1914 e deportato dal 10/09/1943 al 26/04/1945 presso il campo di concentramento di Graz;
sono state consegnate ai loro familiari.
La manifestazione si è conclusa con le note musicali degli allievi del Conservatorio di Musica “A. Scontrino” di Trapani.
L’invito a seguire l’evento, condiviso anche dall’Ufficio Scolastico Provinciale e trasmesso in diretta sul canale youtube della Prefettura (youtube.com/@prefetturaditrapani3750), ha ricevuto una larga adesione da parte di numerosi istituti di ogni ordine e grado della provincia.
Queste le parole del Prefetto Lupo, dopo l’Inno Nazionale:
“Oggi, nel ricordo di Auschwitz, rinnoviamo il nostro impegno contro l’oblio e l’indifferenza. Come ha ricordato Liliana Segre – troppo spesso oggetto di inaccettabili attacchi che dimostrano quanto la memoria sia ancora ferita – la memoria non è solo commemorazione, ma monito per il presente e il futuro.
La neve di cui cantava Guccini, quella di Auschwitz, non era solo neve, ma un silenzio gelido che ha coperto le tragedie dell’Olocausto. Oggi, quella neve si scioglie nei nostri ricordi, mentre nuovo odio è stato riversato sul popolo ebraico, al centro, con i palestinesi, di interessi molto più grandi di loro che insanguinano il nostro tempo: dall’Ucraina a Gaza, dai conflitti in Sudan e nel Sahel, dove ancora troppe vite vengono spezzate dall’odio e dalla violenza.
Come ha sottolineato il Presidente Mattarella in occasioni recenti, “Di fronte alle guerre, all’antisemitismo, al razzismo, non possiamo voltarci dall’altra parte. La pace non è un optional, ma una necessità”. Le sue parole risuonano con drammatica attualità, richiamando ciascuno di noi alla responsabilità di costruire ponti, non muri.
L’80° Anniversario della Liberazione ci spinge a riflettere sui valori di uguaglianza, dignità e rispetto che devono essere fondamento della nostra convivenza. Come diceva la celebre canzone “Blowing in the wind”, le risposte sono nel vento, nella nostra capacità di ascoltare, comprendere e agire contro ogni forma di discriminazione.
Il ricordo di David Sassoli, europeista convinto, ci guida verso un futuro di dialogo e comprensione reciproca. Ma oggi più che mai, di fronte a una memoria che rischia di sbiadirsi, dobbiamo alzare la voce contro l’indifferenza, contro i nuovi razzismi, contro le minacce che si affacciano nei nostri contesti sociali.
La memoria non è un peso, ma una responsabilità collettiva. È un monito che grida: mai più.”
comunicato stampa