Si registra una novità nella lunga e farraginosa procedura relativa alla gara d’appalto in project financing da oltre 40 milioni di euro per l’affidamento trentennale del servizio e gestione dell’illuminazione pubblica a Mazara del Vallo. Nelle settimane scorse, infatti, la commissione di gara ha proceduto ad affidare provvisoriamente il maxi-appalto in questione alla Equattroe srl, unica società partecipante. Un passo in avanti, insomma, rispetto a una vicenda iniziata ben 8 anni fa e caratterizzata da passi indietro e numerosi ricorsi alla giustizia amministrativa. Adesso, quindi, l’appalto è stato aggiudicato ma la società dovrà apportare alcune modifiche al progetto iniziale definito durante la prima amministrazione Cristaldi. Le modifiche sono state chieste dalla attuale amministrazione. Come si ricorderà, l’iter è stato portato a compimento e la gara è stata riaperta a seguito della sentenza emessa dal Cga a inizio 2020 con la quale i giudici hanno, di fatto, rimesso in gioco la società Equattroe (ex Eurotel) accogliendo il proprio ricorso presentato contro Palazzo dei Carmelitani. Una decisione che, in pratica, ha “costretto” il comune a concludere le operazioni della gara multi-milionaria alla quale ha partecipato soltanto la ditta ricorrente. Una lunga e complessa vicenda, insomma, iniziata nel 2012 ed andata avanti con la pubblicazione del relativo bando di gara nel 2015. Bando rispetto al quale è stata presentata una sola offerta, ovvero quella dell’allora Eurotel. Poi, però, nel 2016 l’amministrazione Cristaldi ha deciso di revocare il tutto a seguito di alcune “oggettive valutazioni” fatte da Palazzo dei Carmelitani. Un passo indietro che ha spinto l’Eurotel, nel frattempo diventata Equattroe, a rivolgersi al Tar e al Cga per chiedere l’annullamento della revoca in autotutela. Il ricorso, inizialmente respinto dal Tar, è stato successivamente accolto dal Cga nel novembre 2017 e a seguito di tale decisione è ripreso l’iter. Ma non molto dopo si è registrato un ulteriore colpo di scena. L’Equattroe è stata esclusa dalla gara poiché avrebbe indicato nel piano economico finanziario, la cui valutazione tecnica era in corso, la percentuale di ribasso contenuta nell’offerta economica. In pratica, avrebbe anticipato con l’offerta tecnica quella che sarebbe stata l’offerta economica. E ciò è vietato dalla normativa. Dunque, altro giro di ricorsi alla giustizia amministrativa. In primo grado il Tar, a maggio 2019, ha respinto il ricorso della Equattroe, ma a gennaio 2020 il Cga ha ribaltato la sentenza e ha accolto il ricorso annullando l’esclusione dalla gara. Cosi, l’Equattroe è stata riammessa alla gara e si è arrivati alla aggiudicazione provvisoria.