Un pasticcio mazarese ancora tutto da incorniciare nella valanga di reazioni, dubbi ed interrogativi che da ieri pomeriggio è piombata sulla città di Mazara del Vallo dopo l’annuncio ufficiale della rimodulazione di giunta decisa dal sindaco Salvatore Quinci.
E sono arrivate ancora oggi in serata reazioni, dubbi ed interrogativi che si sono addirittura aggravati dopo gli ultimi passaggi di giornata di una vicenda che ha tenuto banco nei corridoi politici cittadini, sulla stampa e sui social con commenti e considerazioni tutt’altro che edificanti.
In ogni caso, comunque la si vuole vedere ed interpretare, sicuramente qualcosa di mai accaduto nella storia politica ed amministrativa della città di Mazara del Vallo e le cui tappe si possono così sintetizzare : rimodulazione della giunta con le dimissioni “volontarie” degli assessori Giacalone e Norrito e la revoca dell’assessore D’Angelo e con l’ingresso dei tre assessori Grillo, Torrente e Casale.
Tutto liscio come l’olio? Manco per sogno!
Subito dopo infatti un vero e proprio tsunami sembra abbattersi sulla vicenda con tantissimi segnali di una tempesta da bollino rosso, con il rifiuto all’incarico assessoriale degli appena nominati Grillo e Mauro, con l’assordante silenzio del partito democratico mazarese e come ciliegina sulla torta l’uscita di Forza Italia dalla maggioranza consiliare.
Ultimo atto il giuramento alle ore 18.00 della nuova giunta composta solamente da cinque assessori ed il sindaco Quinci che ha trattenuto per se la delega alle Finanze e Tributi
Tanta carne sul fuoco quindi. Resta ora da vedere se alla fine quella carne risulterà cotta a puntino o se invece è destinata a bruciacchiarsi al punto da risultare immangiabile per alcuni partiti (leggi PD e F.Italia) poco avvezzi al ruolo di usa e getta.