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Mazara: in consiglio “ritirata” strategica della maggioranza? Per l’elezione del vicepresidente rischio empasse

Si torna in aula oggi in seduta di prosecuzione

Niente elezione del vicepresidente ieri in consiglio comunale a Mazara del Vallo. La questione politica verrà affrontata oggi in occasione della seduta di prosecuzione in programma alle 16 dopo che durante la seduta di ieri è venuto meno il numero legale. Una questione politica che, al di là del “peso” della carica in questione, ha riaperto ieri le contrapposizioni tra maggioranza e opposizione. Un muro contro muro che sull’elezione del vicepresidente oggi probabilmente registrerà un altro capitolo, forse non l’ultimo. Ma andiamo con ordine. Ieri si è insediato ufficialmente come consigliere Pino Bianco, subentrato al dimissionario consigliere (e vicepresidente) Gioacchino Emmola (che continuerà a ricoprire il ruolo di assessore). La prima seduta del medico mazarese è stata caratterizzata dall’adesione al gruppo misto (Bianco, lo ricordiamo, alle scorse regionali era candidato con il Pd) e con due votazioni su altrettante proposte di prelievo in pieno allineamento con la maggioranza che sostiene il sindaco Salvatore Quinci. Come dire, Bianco sarà in maggioranza. Dopo le formalità di rito relative alla surroga e la bocciatura di due proposte del consigliere Randazzo in merito al prelievo di alcuni punti all’ordine del giorno, la discussione è entrata nel vivo dell’elezione del vicepresidente, con i consiglieri di opposizione Marascia, Randazzo e Coronetta che hanno chiesto invano una “collaborazione” tra maggioranza e minoranza nell’individuare un nome condiviso per la seconda carica del consiglio da votare all’unanimità. Nemmeno una sospensione dei lavori accordata dal presidente Gancitano ha portato, però, consiglio alle parti in causa e così alla ripresa dei lavori l’opposizione ha annunciato che avrebbe votato compatta un proprio candidato. Ma ecco, allora, il colpo di scena: ovvero, i consiglieri di maggioranza sono usciti dall’aula. Così non si è avuto più il numero legale e la seduta è stata rinviata a oggi. Ma cosa è accaduto? Un’analisi dei numeri in aula potrebbe dare una spiegazione. A inizio lavori, come dimostrano le votazioni, la maggioranza aveva i numeri per eleggere il vicepresidente: 12 contro 11. Poi, però, in aula è arrivata la consigliera Quinci (assente all’inizio) e, dunque, l’opposizione ha “pareggiato” il conto. Un equilibrio perfetto che ha mandato all’aria, probabilmente, l’elezione di ieri del vicepresidente che, ricordiamo, sarebbe avvenuta a maggioranza dei presenti. Ma con tutti i consiglieri presenti in aula e una perfetta parità di numeri tra maggioranza e opposizione si avrebbe avuto, verosimilmente, un esito con due candidati con lo stesso numero di preferenze. Un pareggio che avrebbe richiesto ulteriori votazioni a oltranza. Una situazione di empasse, insomma, che potrebbe ripetersi anche oggi.(riproduzione riservata)

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