Clima infuocato ieri in consiglio comunale, tornato finalmente a riunirsi dopo vari appelli a vuoto. La recente decisione del sindaco Salvatore Quinci di azzerare e nominare la nuova giunta ha reso incadescente il clima politico a Mazara del Vallo e ciò è stato confermato all’interno dell’aula “31 marzo 1946”, dove ieri è andato in scena un vero e proprio dibattito politico lasciando in disparte tutti i punti all’ordine del giorno, a partire dalla surroga del consigliere dimissionario Gianfranco Casale con Paola Caltagirone e dall’esame del rendiconto 2021. Una seduta lunga in cui sono emerse tutte le posizione assunte dai vari consiglieri comunali rispetto all’amministrazione comunale e le forti critiche espresse da più parti, vecchia e nuova opposizione, all’operato del primo cittadino, che dal canto suo ha risposto a tutte le osservazioni formulate nei vari interventi. Ciò che resta è un clima politico tutt’altro che calmo e, come detto, a farne le spese è stata la consigliera in pectore Caltagirone, rimasta per ore in platea ad aspettare il suo “momento”. La surroga è saltata ben due volte ieri: a inizio lavori, quando a maggioranza è stata bocciata la proposta di prelevare i punti relativi proprio alla surroga avanzata dal consigliere Matteo Bommarito, e alla fine, quando è venuto in meno il numero legale. Insomma, l’opposizione ha mostrato i muscoli e forte dei numeri in consiglio comunale ha fatto il bello e cattivo tempo non affrontando nemmeno il punto relativo al rendiconto 2021, che a questo punto verrà approvato dal commissario ad acta nominato dalla Regione.