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Palermo, incontro tra l’Ugl Sicilia e l’assessore regionale Scilla

Per l’Ugl è stato “un incontro positivo e ricco di contenuti”

È stato cordiale e propositivo l’incontro con l’assessore regionale dell’Agricoltura e della Pesca, Toni Scilla.
A dichiararlo Giuseppe Messina, Segretario Ugl Sicilia e Franco Arena, Segretario regionale Ugl Agricoli e Forestali.
Abbiamo apprezzato l’approccio pragmatico dell’assessore Scilla verso le tante criticità che riguardano i lavoratori – aggiungono – a cominciare dal comparto forestale per il quale abbiamo avuto rassicurazioni circa il pagamento delle spettanze arretrate e conferma della chiara volontà del governo regionale di riformare il settore in armonia con quanto contenuto nel recente Accordo Stato/ Regione siciliana sul disavanzo 2018.
Toccati anche altri argomenti cari all’Ugl – precisano Messina e Scilla – in ordine al Vivaio Paulsen ed alla riforma dei consorzi di bonifica.
Sulla vicenda legata ad una bozza di delibera di ristrutturazione dell’Esa, Scilla ci ha rassicurato perché la stessa è stata stoppata e come primo atto si procederà alla fase della concertazione sindacale, raccogliendo anche il nostro invito e quanto contenuto in una relazione con le osservazioni del sindacato consegnata allo stesso.
Sul settore della pesca – chiariscono – abbiamo condiviso la strategia generale di rilancio e nello specifico abbiamo registrato l’impegno immediato per lo sblocco della vicenda legata alla pesca sperimentale. Giovedì prossimo l’assessore incontrerà il Direttore generale Rigillo al Ministero per superare gli ostacoli.
C’è sintonia anche sulla necessità di reintrodurre la vigilanza pesca nel Canale di Sicilia – precisano Messina e Arena – nelle more di ridiscutere la vertenza sulle acque territoriali libiche e c’è grande attenzione anche per lo sblocco dei pagamenti Covid per pescatori e imprese di pesca.
Apprezziamo l’iniziativa dei cosiddetti “laghetti agricoli” – concludono – il cui bando sarà pubblicato nei prossimi giorni che prevede il 50 per cento a fondo perduto, che può arrivare al 75 per i più giovani imprenditori agricoli ed il 50 per cento attraverso l’Irfis per realizzare invasi a supporto delle attività agricole.

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