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Incendio baraccopoli, i 300 lavoratori ospitati preso una palestra di Castelvetrano

Si pensa anche alla fornitura di un congruo numero di tende da collocare presso la struttura confiscata dell’ex oleificio “Fontane d’Oro”

In esito alle riunioni convocate presso questa Prefettura a seguito del grave incendio presso l’ex cementificio “Calcestruzzi Selinunte” di Castelvetrano e tenutesi nella scorsa giornata di giovedì 30 settembre con la partecipazione delle Forze dell’Ordine, dei Sindaci dei Comuni di Campobello di Mazara e Castelvetrano, nonché dei rappresentanti dell’Assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, dell’Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati e Sequestrati, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, dell’Asp di Trapani, della C.R.I., e delle Organizzazioni sindacali e datoriali, è stata individuata, quale soluzione temporanea, l’alloggiamento dei lavoratori già presenti all’interno dell’insediamento abusivo, pari a circa trecento persone, presso una palestra sita nel comune di Castelvetrano, all’uopo attrezzata a cura del Comune stesso e con la collaborazione del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco per quanto riguarda la fornitura di energia elettrica e della C.R.I. per la fornitura di sacchi a pelo.
Inoltre, la C.R.I. ha avviato gli opportuni contatti con il Comune di Campobello di Mazara per la fornitura di un congruo numero di tende da collocarsi presso la struttura, confiscata alla criminalità organizzata, dell’ex oleificio “Fontane d’Oro”, sito nel Comune di Campobello di Mazara, già in passato interessato da analoghe contingenze, in attesa dell’imminente collocazione dei moduli abitativi forniti a titolo gratuito da UNHCR, già prevista per la prossima settimana, e nelle more della realizzazione dei progetti già condivisi e finanziati dal Dipartimento delle Libertà Civili e dell’Immigrazione.

comunicato stampa

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