Tiene ancora banco a Mazara la vicenda relativa all’aumento vertigono della Tari 2021 rispetto al 2020. Stamattina sull’argomento interviene nuovamente il movimento Sìamo Mazara.
Abbiamo appreso dall’Assessore alle Finanze Giacomo Mauro, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, le motivazioni che hanno portato agli abnormi aumenti della TARI 2021.
In attesa di una risposta scritta all’interrogazione da parte dell’assessore Mauro presentata dai nostri consiglieri, Stefania Marascia e Gioacchino Emmola, sull’argomento, sembra di capire che l’amministrazione ha scelto di spalmare l’aumento dovuto in conseguenza del nuovo metodo di calcolo solo sulle utenze domestiche e non anche su quelle non domestiche. Una scelta politica ben precisa, quindi, contro le famiglie e le classi medie e lavoratrici di questa città, non la semplice applicazione dei dettami dell’ARERA. Certo sarebbe bastato attendere di capire, come hanno fatto la stragrande maggioranza dei sindaci, se anche quest’anno il Governo centrale avesse previsto ristori ad hoc per le attività produttive, ma evidentemente i nostri amministratori avevano l’esigenza di dimostrare di saper approvare il Pef e le tariffe in tempi record piuttosto che attendere fino all’ultimo giorno utile e studiare tutte le soluzioni possibili. Questo é quello che ci si aspetta da amministratori che si fanno interpreti dei bisogni della collettività.
Hanno sbagliato allora, non cogliendo il suggerimento dei nostri consiglieri comunali, Marascia ed Iemmola, di rinviare gli atti, e sbagliano anche adesso. Visto che le attività produttive potranno godere dell’azzeramento della parte variabile della TARI ci chiediamo perché non abbiano rimesso mano alle tariffe in modo da distribuire l’aumento in maniera lineare, riducendo l’incidenza dello stesso sulle utenze domestiche.
È arrivato il momento di porre fine a questa farsa, si mettano in campo, se siamo ancora in tempo, le azioni necessarie per aggiustare il tiro. Se così non fosse, sappiano i cittadini che l’aumento della Tari é solo in parte legata alle regole imposte dall’ ARERA , sullo stesso ha infatti inciso una serie di errori di valutazione che sono davvero imbarazzanti.